Se non avete letto la sezione inerente alla "Analisi Fondamentale" vi invito a farlo prima di leggere questa pagina. Le notizie fondamentali dovrebbero spiegarci cosa muove l'economia mondiale: "Quando si elegge un presidente, quando scoppia una guerra, quando si verificano calamità naturali, quando si verificano periodi di siccità etc.." Noi riceviamo delle notizie che giustificano l'adattamento dell'economia a ciò che è avvenuto. Molti analisti istituzionali (promotori finanziari, privati o ancor peggio legati a banche) si affidano ciecamente a queste notizie e giustificano i loro investimenti in base ad esse. Cercano la notizia che potrebbe giustificare la loro perdita o la loro scelta, se essa non va bene si troverà sempre una giustificazione macroeconomica per quel movimento.
I trader però, negli anni, si sono resi conto di molte anomalie tra le notizie e gli andamenti dei mercati. Infatti le notizie anche molto importanti non modificano praticamente mai gli andamenti di curve in atto a metà di un trend di lungo periodo; le oscillazioni possono essere di qualche settimana o mesi, ma poi il trend riprende l'andamento primario come se nulla fosse.
Altre volte invece il mercato è in un momento di congestione e solo dopo l'avvento della notizia inizia il suo trend. Ancora più spesso si possono notare valori specifici che il mercato raggiunge nonostante le notizie siano contrarie; oppure un determinato valore raggiunto da un mercato nel tempo viene poi giustificato successivamente con una notizia la quale, se analizzata, non coincide con il tempo storico reale.
In un'intervista ad un piazzista di "Wall Street" nel 2011 venne rivelata la falsità delle notizie sulle commodity del grano, ossia egli rivelo che erano gli speculatori ad imporre il prezzo di vendita, indipendentemente dalla disponibilità del prodotto, il quale era abbondante ed avrebbe mantenuto il prezzo basso. Visto che il suo apprezzamento era conveniente agli speculatori maggiori, essi imposero il prezzo e poi lo giustificarono con finte notizie di siccità, le quali non si presentarono in quell'anno. Comunque la tecnologia attuale permette agli agricoltori di contrastare tali evenienze. Altre volte il prezzo di vendita viene giustificato con la grande richiesta di grano che non riesce a far fronte al fabisogno mondiale, e si diffondono finte statistiche con le scorte di cibo che finiscono ad agosto di ogni anno ed ogni anno si anticipa di qualche giorno. Basandoci su tali dati fittizzi, noi dovremmo vivere con le scorte, e questo farebbe salire i prezzi. Questa è un'altra enorme menzonga che viene raccontato; basta attraversare le campagne italiane; la situazione è sovrapponibile in ogni parte del mondo: a fine agosto, metà settembre, esistono piantagioni di grano mai raccolte e destinate alla distruzione. In realtà la quantità di prodotti annui supera enormemente il fabbisogno mondiale: Dai dati della FAO nel 2010 la quantità del solo grano avrebbe potuto sfamare oltre 12 miliardi di persone, quando nel mondo non si arrivava a 10 miliardi. Non conviene alle grandi potenze sfamare continenti poveri come l'Africa, poichè si vuole mantenere il controllo e la ricchezza solo in alcune aree strategiche ed in alcune mani specifiche. La quantità di grano viene ripartita con un "surplus" di oltre il 200% nelle nazioni ricche e meno del 30% in quelle povere. Inoltre l'aumento del prezzo all'origine, nonostante vi sia abbondanza di tale materia, costringe inevitabilmente i paesi più poveri a non poter nemmeno permettersi di comperare quel misero 30% perché troppo costoso. I paesi poveri sono destinati a limitare la popolazione per morte da malnutrizione ed a dipendere dalle nazioni più ricche che procurano loro solo la quantità di cibo necessaria per mantenerli dipendenti e mai autonomi. Basterebbe provvedere loro la tecnologia per coltivare, invece si preferisce dar loro quel poco e mantenerli nelle condizioni attuali; perchè? Poichè la paura è che se questi paesi diventano leggermente benestanti, beh possono muovere guerra ai paesi vicino; quindi meglio tenerli poveri.
Solo chi fa trade da molti anni comprende che è tutto pianificato già da mesi o anni le condizioni non sono più come prima degli anni 70, le grandi banche non si comportano come noi. Essendo tutte collegate, (vedi pagina: "la truffa bancaria") impostano sui loro computer tempo prima gli obbiettivi da raggiungere e continuano ad immettere liquidità in un determinato mercato fino ad un certo valore, raggiunto il quale o ad un certo punto cambiano tendenza. Ecco perchè le notizie fondamentali sono il più delle volte ininfluenti o non concordi con l'andamento reale dei mercati. Così spesso si crea la notizia fittizia che potrà dare giustificazione del prezzo presente o futuro. Spesso poi le banche attendono che si diffonda una notizia prima di operare, ma ciò non avviene per l'attesa della notizia, ma solo per poi giustificarla con qualche altra contro notizia.
Chi fa trade può guadagnare dal mercato perchè sa che le notizie sono false; noi trader consideriamo come dato di fatto "l'aggiotaggio e l'inside trading". Ecco perchè sconsigliamo gli investimenti classici, poichè si basano su notizie montate e vendute alla massa per sottrare denaro.
Se gli investitori privati ed istituzionali non hanno famigliarità con l'analisi tecnica, sono all'oscuro della realtà del mercato. Passano giornate intere a leggere finti bilanci e fare previsioni su aziende solo dai dati pubblicati senza avere nessuna idea di ciò che viene nascosto. Il bravo trader invece è in grado di vedere quali sono i livelli che le banche hanno inserito nei loro computer e quindi di prevedere cosa farà il mercato, esso è solo fintamente libero in quanto pilotato da notizie false. Non per altro si dice che: "si vende sulla voce e si compra sulle notizie!" Infatti quando si danno notizie preoccupanti la gente vende per paura di perdere più soldi di quanti ne sta perdendo; se sta guadagnando invece tende a non vendere nell'immediato e le banche recuperano tali soldi svenduti. Quando si danno notizie, molta gente abbocca e compera, ma le banche sanno già dove portare il mercato: hanno solo attirato investitori che credendo alle notizie sono disposti a prestare i loro soldi nuovamente alle banche.
E' come giocare a pocker sapendo già le carte dell'avversario, ancora prima che egli le recuperi dal mazzo. Apro una piccola parentesi: lo stesso comportamente avviene quotidinamente proprio nei sistemi internet di pocker, che si è visto essere una truffa globale allorchè il giocatore gioca contro un computer o finti avversari; in ogni modo il computer legge e vede le carte che il giocatore possiede e quindi lo "spolpa come un pollo". Basta rendersi conto di chi sono gli azionisti di tali società... Sono "Ltd" con sede nelle isole di Man o in Inghilterra, dove è possibile pagare meno tasse. Tali società poi sono detenute da altre società inserite nel nasdaq ed SP 500 e spesso gli azionisti di maggior rilievo sono le banche minori.
Le banche non perdono mai, questo dovete capire! Non solo per le truffe attuate ma pure per queste manovre pilotate del mercato; basta controllare i loro fatturati: mediamente banche anche minori italiane hanno bilianci in utile a fine anno di circa 4 o 5 miliardi di Euro. Per alcuni sono solo numeri ma non c'è idea della proporzione, se si risparmiassero 500 mila euro ogni anno, ci vorrebbero 10 mila anni per fare 5 miliardi di euro, ecco la proporzione! Se le banche non perdono, allora chi perde? L'85% dei trader perde, poichè facendo maggiormente intraday non ha chiaro l'andamento del mercato e sul lungo perde più di quanto guadagna. Gli investitori istituzionali sono la controparte delle grandi banche e spesso sono parte delle banche stesse, che vendono ai loro clienti prodotti esattamente opposti alla direzione che la banca ha intrapreso e ciò permette loro di avere il controvalore ed il guadagno. Altre volte gli investitori istituzionali, basandosi sulle notizie false che vengono date e non conoscendo l'analisi tecnica, vendono ai propri clienti prodotti in perdita, soprattutto nel breve. Solo chi ha investito in alcuni mercati sempre in crescita può permettersi un guadagno sul lungo, lungo tempo; i margini medi dati dagli investitori istituzionali sono sempre mimimi rispetto al rischio e rispetto a quello che avrebbero pututo generare in modo indipendente. Inoltre gli investitori istituzionali guadagnano sia che i loro investitori guadagnino, sia che perdano. Questo fa sì che solo chi ha molto denaro e lo lascia investito in alcuni indici particolari guadagni negli anni, e comunque sempre poco o meno di ciò che rimediano le banche, poichè esse recuperano anche da questi i soldi che loro servono. Le banche sono riuscite pure a manipolare in parte questi indici borsistici (di seguito si spiegherà come).
I trader pazienti sanno interpretare e sfruttare i momenti corretti per entrare ed uscire dal mercato, molti di essi non prendono minimamente in considerazione l'analisi fondamentale, poichè sanno che tali notizie sono fittizie. Basta ricordare i casi "Parmalat, Cirio, Lehman's Brother, i bond Argentini". Tutti le informazioni erano false: bilanci, andamenti, investimenti. La realtà è stata il fallimento improvviso e pilotato di tali imperi con buchi miliardari che hanno depauperato i piccoli investitori ed arricchito chi stava diffondeva tali notizie. I trader sono in grado di sfruttare i mercati, indipendentemente dal loro andamento, poichè hanno imparato a leggere i grafici che sono ben tracciabili a livelli stabiliti dalle banche.
C'è altro ancora: visto che molti investitori si sono resi conto delle false notizie, hanno diretto i loro investimenti verso indici azionari stabili come il Dow Jones, Nasdaq, SP500, Dax etc.. Come si sono comportare allora le banche? Hanno pilotato anche queste realtà, molto più difficili da controllare perchè composte da molte aziende. La crisi del 2008, fu generata dalle banche, che fecero cadere i mercati aumentando improvvisamente i tassi d'interesse, diffondendo false notizie e facendo così crollare tutte le borse. Le banche poco prima erano andate short su molti derivati, guadagnando dallo stesso crollo che avrebbero generato, ricomperando poi tutto a livelli di prezzo bassissimi. Poco dopo un anno le azioni di queste grandi banche (come Goldam Sachs, J.P. Morgan etc) avevano raggiunto lo stesso prezzo di prima del crollo dei mercati, per poi progressivamente ri-sciortare nuovamente e riguadagnare negli anni successivi. Alcuni mercati dopo 10 anni non si sono ancora ripresi o hanno cambiato totalmente la loro direzione primaria.
Clicca l'immagine per vedere un esmpio di alcuni mercati nel 2008
FTSE100 DOW JONES GBP/USD NZD/JPY
Hanno perso soldi gli investitori minori che hanno creduto nel mercato, rassicurati dalle notizie false divulgate dalle banche stesse e dai governi, schiavi delle banche. Questo ha permesso l'impoverimento di molte persone, il potere di esercitare maggiore controllo e ripartire con l'economia. Ogni volta che si raggiunge il livello del 2008 o livelli stabiliti in anticipo, si fa crollare un po' il mercato, trovando giustificazioni attraverso false notizie. Stranamente questo avviene sempre sul finire dell'estate e dell'anno, quando le banche devono pagare i dividendi agli investitori dei buoni di stato; razzolando i soldi dalle cadute delle borse si pagano i miseri interessi dei BOT, CCT etc.. Non per altro molti trader sanno che operare in questi periodi dell'anno è più pericoloso.
Se analizzate gli interessi "medi" dei titoli di stato Italiani offerti ai cittadini, vi renderete immeditamente conto della frode. Infatti l'utile a fine anno è pari a circa il 2,5% lordo garantito, (poi ve ne sono altri al 7% per l'Italia ad esempio, ma è più difficile per il contibuente normale acquistarli). Ciò significa che, se lo stato non fallisce garantisce un 3% lordo, con un netto inferiore di circa il 20-30%. Considerando che l'inflazione è pari a circa il 2,5% annuo in econmia stabili; il guadagno risulta praticamente nullo! Questi soldi però sono vincolati e non si possono prelevare prima della scadenza, pena sanzioni che superano di gran lunga il possibile utile. Un esempio pratico: un investitore che vincoli € 30 mila in titoli di stato al 3% (che è tra i tassi più alti) e che pensi di avere a fine anno € 900 in più, in realtà si troverà circa il 20% in meno cioè solo € 750; inoltre la svalutazione data dall'inflazione, farà sì che i 30 mila euro dopo un anno valgono soltanto €29.200. Sommando € 750 a € 29.200 = €29.950. Quindi mentre gli investitori vedono nel loro conto € 30.750, in realtà perdono € 50 ogni anno poichè i loro soldi valgono meno. Chi vi vende questi titoli poi non è neanche lo Stato, che essendo troppo indebitato e costretto a dare i propri titoli a garanzia del prestito erogatogli dalle banche, le quali fissano poi l'interesse che, per l'Italia è in media del 7%. I titoli presi a garanzia, Banca Italia li rivende a noi cittadini vincolando i nostri soldi e pagandoci in media il 2,5% d'interesse che è il tasso di inflazione; quindi le banche riprendono i nostri soldi gratuitamente e li usano per generare altri soldi, non dando realmente nulla in cambio agli investitori. Questo procedimento si verifica con qualunque investimento che renda un 3-4% annuo con il vincolo del capitale e mettendolo a rischio ugualmente agli investimenti in azioni offerte dagli investitori istituzionali. Bastano pochi anni in cui le azioni perdono valore: quando esse torneranno al livello precedente il risparmiatore non avrà i soldi che aveva in origine, ma meno avendo però gli investitori istituzionali diritto ad una percentuale sul capitale investito; l'investitore avrà meno soldi a causa dell'inflazione e per aver pagato l'investitore istituzionale. Poichè molti risparmiatori hanno perso fiducia in tali investimenti decidendo di lasciare i loro soldi in banca senza investirli ma guadagnando qualcosa sugli interessi passivi. Così hanno fatto le banche? Hanno tolti gli interessi, mettendoli standardizzati a circa lo 0,5%, e facendo pagare vari servizi fittizzi s riprendono anche lo 0,5%. In realtà anche i soldi in banca ogni anno valgono meno e spingono la gente a vincolarli in titoli di stato che possano rendere quel minimo che, come spiegato di anzi è anch'esso fittizio. L'offerta che alcune banche progonogno del 3-4% lordo è un'illusione per i loro investitori poichè alla fine i conteggi sono sempre gli stessi.
Riassumendo: Le banche hanno già previsto ogni vostra mossa, esse hanno "il coltello dalla parte del manico e rendono gli investitori sempre poveri, utilizzando i vostri soldi veri per investire e guadagnare cifre astronomiche come quelle indicate poco fa. Gli analisti assunti dall banche non conoscono minimamente l'analisi tecnica, e neanche gli serve conoscerla, poichè quando le banche maggiori entrano nel mercato con portafogli da 50-100 miliardi di euro, non ce ne per nessuno, il mercato è nelle loro mani ed ovviamente esso va nella direzione da loro impostata, quindi agli analisti bancari non serve l'analisi tecnica, ma gli basta seguire l'analisi fondamentale e la variazione di prezzo per stabilire quando entrare. Quando la banca entra in un qualsiasi mercato esso si ristabilizza oppure prende una nuova direzione, poichè nessuno può comptere con le banche.
E' ora di svegliarsi! Non credete alle parole, ma solo ai fatti; fare i soldi con gli investimenti classici è molto raro e funziona solo se voi vendete quando gli investitori istituzionali vi vogliono ancora far restare dentro all'investimento. La via d'uscita è quella d'imparare i segreti del trading ed essere voi i veri gestori del vostro capitale! Poichè a nessuno può imporatare dei vostri risparmi come a voi, ed a nessuno che guadagna anche se voi perdete, o guadagna di più se voi perdete, dovete dare la possibilità di mettere gli artigli sul vostro denaro o ancor peggio sui vostri risparmi di una vita!