Facciamo un esempio pratico di ciò che ho visto erroneamente insegnare: conto di € 10.000, rischia € 200 per ottenere € 400, quindi in questo caso un rischio del 2%. Con una media di 10 trade al mese se anche solo 5 trade vanno a target (utile € 2.000) e 5 trade vanno male (perdita € 1.000), avrai comunque ricavato un utile di € 1000. Falso! Non è come lanciare una moneta dello stesso peso per 10 volte considerando che almeno il 50% dei trade andrà bene. Il mercato è differente, infatti il più delle volte ritraccia, e con stop/loss errati si rischia che il mercato ti tagli fuori 10 volte su 10. Inoltre spesso non arrivano a target e quindi il mercato ritraccia e si rischia di perdere altre 10 volte su 10. Questo sistema è assolutamente fallace nel lungo termine.
Di seguito vediamo le statistiche medie reali sul comportamento dei trader privati, che mette in evidenza che nonostante i trade chiusi con successo nei vari mercati sia superiore al 50%, la differenza tra PIP guadagnati e PIP persi è a favore di quelli persi. Ad esempio i trade chiusi in profitto sul mercato GBP/JPY sono il 66%.
Quindi molti trade vengono chiusi in positivo, ma quelli chiusi in negativo fanno perdere molto di più in termine di PIP. Anche in questo caso GBP/JPY la media di PIP guadagnati e di 52 al dì, quelli persi 122. Quindi 53 PIP x 66 Trade positivi porta ad un utile di 3498 PIP mentre 122 PIP x 34 Trade negativi porta ad una perdita di 4148 PIP. Alla fine il risultato è una perdita pari a 650 PIP. Ovviamente in base a quanto si carica di leva su ogni PIP si può arrivare a prosciugare il conto in brevissimo tempo.
Ciò evidenzia quanto le perdite abbiano un impatto maggiore sul conto e significa che quando si chiude in positivo si guadagna poco e quando si perde si perde molto di più.
Vediamo ora come la media dei trader guadagni circa 60 PIP da ogni trade in positivo ma ne perda circa 130, anche se in (MM) sul lungo incide sul conto nonostante ci siano maggiori trade chiusi in profitto.
Questo capita per diversi fattori: Gli stop/loss sono troppo vicini o/e l'esposizione è troppo grande, oppure le posizioni ritracciano prima che si inserisca una Stop/profit, oppure non arrivano a target e si chiude prima del tempo.
Nuovamente vi metto in guardia, poichè molti corsi insegnano a perdere non a guadagnare! La vera arte sta tutta nel Money Management per non avere MAI e dico MAI tensione quando si apre un trade; la vostra emotività sarà sempre ed assolutamente sotto controllo con percentuali di trade chiusi con successo oltre il 75% e perdite assolutamente sempre con una minima esposizione. Questo è il vero (MM): non affidarsi al lancio della monetina (perchè di questo si tratta) se avete perdite in numero di trade del 50% o se avete più del 25% di trade che si chiudono in negativo allora indipendentemente da quanto state rischiando per trade, siete in pericolo.
Il mio consiglio è quello di iniziare a fare trading con un conto "Demo". Dimensionato al reale capitale che investireste nel mercato; così da simulare al meglio le reali condizioni nelle quali vi troverete in futuro. Inoltre è bene restare in demo fino a che non vi sentite pronti per entrare nell'arena, oppure capite che quest'attività non fà per voi. Meglio rendersene conto subito senza aver perso soldi, che dopo, disperandosi per la propria irresponsabilità. Se mi si chiedesse il tempo minimo per stare in demo? Risponderei che è molto soggettivo, ma penso che per avere una idea sommaria del mercato bisogna almeno operare per tre mesi in modo abbastanza costante. Così come è utile aprire delle posizioni con la demo per valutare il costo reale di un mercato a noi poco conosciuto; per capire bene il suo spread, i suoi swap, come esso si comporta nella giornata etc... Oppure semplicemente se sentite che state andando in overtrading, è meglio sfogarsi su di un conto Demo che non dilapidare tutto il vostro capitale.
Se osservate queste mie statistiche a seguire, vi renderete subito conto di quello che vi ho appena insegnato. Su 201 trade la percentuale di operazioni in profitto è stata dell’86,57% e quelle in perdite solo del 13,43%. Le chiusure consecutivamente in profitto sono state 49 contro 5 perse consecutivamente.
Guardare le statistiche in modo dettagliato un’altra realtà importante è la seguente, quando voi vedete le statistiche di un conto magari in profitto del 200% in un anno; vedete però che il numero di trade chiusi in negativo sono poco meno o quasi uguali a quelli chiusi in profitto, significa che molto probabilmente è solo questione di tempo; quel conto presto subirà in un anno una perdita del 200%, poiché i trade sbagliati sono troppi in proporzione a quelli giusti, e questo sovverte appunto la regola 2 con la regola 1 iniziale. Di fondamentale importanza è il Profit Factor che si deve avvicinare il più possibile a 2 o meglio ancora se lo supera. Quindi conti con guadagni stratosferici ma poi il Profit Factor è 1 o 1,2 sono conto rischiosi poiché nel lungo porteranno a perdite. Inoltre sappiate che non esiste la possibilità di fare il 20-30% di utile mensile per lunghi periodi di tempo. Può capitare in qualche buon mese alternato ad altri in perdita o con poco guadagno; i conti reali gestiti da trader professionisti hanno un incremento annuo tra il 30% ed il 70%; ma questo significa spesso operare tutti i giorni.
Dovete analizzare bene sia il più grande guadagno che la più grande perdità, Se quest'ultima non è in (MM) occorre verificare il perchè, e se è giustificabile con qualche strategia. In questo conto per esempio ho usato una strategia hedge che ha portato ad un guadagno tra le due posizioni di € 134 in meno di 20 minuti.
Per un corretto Money Management (MM) é fondamentale non solo posizionare bene il proprio "Stop Loss" (S/L), ossia il livello al quale inserire il nostro punto di perdita dell'operazione; ma soprattutto è necessaria una esposizione per singolo trade dallo 0,5 al 3% per un numero massimo di 7-10 trade ed una esposizione totale del conto non superiore al 20% in casi più unici che rari si arriva ad un 20%. Se si seguono le giuste regole, le probabilità di avere trade negativi è molto bassa, averli consecutivi è ancora più bassa; e se ci saranno perdite, saranno comunque tutte limitate.
Per calcolare l’esposizione dovete farvi i calcoli matematici a mano in base ai pip, o crearvi o trovare dei file o programmi appositi, che vi calcolano in automatico l’esposizione in %, in base a i pip di rischio che voi prendete in considerazione in quel trade. Questo vi permetterà di capire quanta leva usare in base a quei pip, oppure se il vostro punto di S/L è troppo ampio ed anche con una leva minima è comunque troppo esposto rispetto all’ammontare del vostro conto.
Ricordate che anche se siete in (MM) per esposizione, ma non seguite le regole nel modo giusto e non sapete dove inserire i vostri (S/L) probabilmente le vostre operazioni in perdita saranno pari all’80% e le vostre operazioni vincenti al 20%. Se anche fossero state 3 volte superiori al vostro rischio, avrebbero generato in proporzione più o meno un aumento del 40%; ma le perdite sul conto sarebbero sempre state di circa un 50%.
Quanto vale un PIP; ora ci possono essere differenze tra Broker e Broker e tra mercato e mercato, quindi possiamo avere un enorme differenza di leva e di valore, con il prezzo per Pip con un lotto si potrebbe avere il costo di € e $ 10 a pip oppure con un altro mercato € o $ 1 a PIP, questo dipende se la piattaforma lavora a 4 o 5 cifre; quindi bisogna stare attenti e capire bene ogni strumento finanziario quanto ci costa quel Pip con quella determinata leva